VACCINO ANTIAIDS ITALIANO
Prosegue con successo la sperimentazione del vaccino italiano antiaids basato sulla proteina TAt che svolge una funzione fondamentale nella patogenesi dell'infezione e nella progressione della malattia. Barbara Ensoli, Direttore del Centro Nazionale AIDS dell'Istituto Superiore di Sanita', che insieme alla sua equipe segue direttamente la sperimentazione del vaccino non ha lasciato adito a dubbi: "Gli studi sugli animali e quelli di fase I sull'uomo non hanno evidenziato effetti tossici e il vaccino sinora e' stato riscontrato sicuro. Passiamo ora a valutarne l'immunogenicita', proseguendo nella valutazione della sicurezza fino alla fase IV, l'ultima, a cui ovviamente ci auguriamo di arrivare".
La dottoressa Ensoli non nasconde la soddisfazione per i risultati ottenuti: 'E' gia' un grande risultato. Altri vaccini quali l'AIDSVAX o lo studio STEP Merck/NIH, sono gia' stati utilizzati in sperimentazioni cliniche di fase II / III e hanno fallito nell'indurre protezione dall'infezione. Ora tocca a noi: le prove formali che la vaccinazione possa rappresentare un trattamento efficace contro la malattia le avremo solo con gli studi della Fase III e se cosi' sara' avremo segnato un gol importantissimo. I pazienti selezionati per la sperimentazione saranno soggetti sieropositivi con infezione cronica e viremia soppressa dalla terapia farmacologica.
Donne e uomini tra i 18 ed i 55 anni, in tutto 128 volontari, che Ensoli ha ringraziato piu' di una volta nel corso dell'incontro. I pazienti saranno divisi in 4 gruppi di trattamento al fine di individuare il dosaggio e il regime di trattamento ottimali. 'L'immunogenicita' del vaccino - ha spiegato Barbara Ensoli - sara' valutata attraverso 2 differenti dosaggi (7.5 mg e 30 mg), somministrati secondo 2 d iversi cicli, rispettivamente di 3 e 5 immunizzazioni'.
